La tecnica fotografica del lampismo

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La tecnica fotografica del lampismo

Raffaella Cabiddu fotografa
Pubblicato da Massimo in tutorial · Giovedì 08 Mar 2018 ·  6:30
Tags: lampismostrobismoflashfotografia
Il lampismo o strobist in inglese è una tecnica fotografica dove vengono utilizzati più flash, generalmente portatili del tipo a slitta, per effettuare scatti più coinvolgenti e interessanti, generalmente di ritratto sia a figura intera che con tagli più stretti. Portatili per il semplice motivo che sono leggeri e di facile trasporto anche in caso si vogliano utilizzare schemi di luce complessi con più fonti luminose. Nessuno impedisce però di utilizzare i ben più costosi flash da studio con fonte di alimentazione a batteria o generatore. In questa guida si parlerà di flash a slitta, quelli che trovate per esempio dei brand Nikon e Canon anche se ci sono delle valide alternative di altre marche compatibili. Lo scopo del lampismo è di illuminare correttamente il soggetto nelle più disparate situazioni, in controluce, al tramonto, in una stanza ecc. Partendo dal minimo, vi basterà avere oltre che ovviamente la vostra reflex o mirrorless, un flash a slitta da utilizzare “staccato” dal corpo macchina e comandato da un trigger radio. Utilizzando il flash in modalità manuale, il consiglio è quello di provare a fare qualche scatto e trovare la posizione migliore e la potenza più adatta.
 
                                                     
 
Qui sopra un tipico esempio di quello che serve per iniziare:
 
·         Una fotocamera reflex o mirrorless
 
·         Un flash esterno anche non compatibile con la fotocamera
 
·         Due trigger radio (RX e TX oppure due ricetrasmettitori) compatibili con la fotocamera
 
Consigliamo dei trigger come i Cactus configurabili sia come trasmettitori che come ricevitori.
 
Potete iniziare a fare qualche prova installando un trigger (TX) sulla camera e l’altro, configurato in RX sul flash. In questo caso potreste aver bisogno di un assistente che tenga il flash ad una altezza adeguata rispetto al soggetto. Utilizzando una sola fonte luminosa questa sarà la principale (main light) e sarà valida la regola di spostarla lateralmente rispetto al soggetto con una inclinazione di circa 45° e ad una altezza leggermente superiore alla testa e rivolta verso il basso di circa 45° . Già in questa configurazione sarete in grado di fotografare un soggetto al tramonto e in controluce con risultati migliori di quando il flash è sulla fotocamera.
Non ci addentriamo nello spiegare  le varie relazioni tra i parametri di macchina come sensibilità, diaframma e tempo di scatto che dovreste già conoscere. Ci limitiamo a dire che potremo dover variare la potenza (durata del lampo) del flash e a questo scopo consigliamo di partire con potenze basse (tra l’altro durano di più le pile) nell’ordine di 1/16 per poi eventualmente salire un pochino o variare i parametri di macchina. Con l’ausilio poi di modificatori di luce è possibile ammorbidire la luce (le ombre) e migliorare l’illuminazione. Con un solo flash a slitta, a meno che non sia da studio e di elevata potenza, si avrà una decadenza dell’illuminazione nella parte bassa dell’inquadratura e sarà conveniente in questo caso effettuare ritratti con tagli più stretti (dal mezzo busto in su).
 
                                  
 
Qui sopra un tipico modificatore di luce (softbox) con supporto per flash a slitta e supporto per stativi. In mancanza di stativo può essere utilizzato a mano da un assistente. In alternativa il validissimo kit con ombrellini, supporti per flash con snodo e stativi.
 
Per ottenere risultati migliori sarà necessario aggiungere luce ed ecco la necessità di avere un secondo flash di riempimento (fill light) da posizionare per esempio dalla parte opposta e con potenza più bassa rispetto alla luce principale (main flash).
 
           
              
                    Schema con main light                                         schema con main light + fill light
 
 
 
Gli schemi sopra sono puramente indicativi e validi anche in foto all’esterno dove non è presente un fondale e lo sfondo è la natura, il paesaggio urbano ecc. La luce di riempimento (fill light) è sempre utilizzata per ammorbidire le ombre o illuminare il lato opposto dove la luce principale (main light) non arriva o crea ombre. D’obbligo è l’utilizzo di modificatori di luci come softbox e ombrellini.
 
Se poi volete infine una luce di separazione (separation light) per “staccare” e delineare meglio il profilo del soggetto sarà necessario aggiungere un’ulteriore flash posizionato alle spalle del soggetto con opportuno modificatore di luce per ottenere l’effetto desiderato.

 
 
 
Schema con main light, fill light e separation light
 
Con l’utilizzo di tre flash sarete in grado di ottenere degli ottimi risultati in qualunque condizione, sia in esterno che in interno. Da tenere presente che ogni flash dovrà essere corredato del trigger per l’innesco se volete creare set dove le unità flash non sono in ottica. Se vi accontentate di utilizzarli invece per la realizzazione di set dove le unità si vedranno (come negli schermi di esempio), potrete innescarle utilizzando la fotocellula presente su quasi tutti i flash a slitta di fascia media. In questo caso occorreranno solo due trigger. Trigger radio se ne trovano moltissimi in rete ma tranne quelli di marchi più blasonati (e costi elevati), si rischia di ritrovarsi con dispositivi che non funzionano a dovere e  a volte poco compatibili con le vostre fotocamere. I trigger radio Cactus sono ormai collaudati (da noi) con quasi tutte le fotocamere di marchio Nikon, Canon, Fujifilm e Sony. Tramite questi dispositivi potrete comandare un numero virtualmente infinito di flash, mescolando anche le tipologie (a slitta e da studio) e le marche, nonché realizzare tramite il cavetto adatto alla vostra fotocamera, un vero e proprio radiocomando per lo scatto a distanza. Infine due parole sui nuovi trigger Cactus V6 e V6II, con i quali si possono creare gruppi di flash e gestirne la potenza dal trigger montato sulla reflex nonché scattare con tempi superiori a quello del sincro flash della vostra fotocamera. Queste sono solo alcune delle nuove e avanzate caratteristiche dei nuovi V6 e V6II.
 
Cactus V6/V6II
 
 
Di seguito alcuni accessori che ogni lampista dovrebbe avere!
 
Flash a slitta (almeno uno) anche di marca diversa e in grado di lavorare in manuale.
 
 
 
Cactus RF60/RF60X
 
Una valida alternativa ai flash a slitta dedicati di Nikon o Canon ecc. é il Cactus RF60 che può essere comandato da un trigger a bordo macchina avendo integrato il ricevitore e consentendo un risparmio in fatto di peso e denaro. Inoltre il nuovo modello RF60X in abbinamento ai nuovi trigger V6 II consente di infrangere il classico sincro flash imposto dalle fotocamere .
 
Qui sotto kit con stativi, attacchi per flash a slitta e ombrellini (bianco/argento per esempio) , modificatori di luce (spot) e gelatine colorate (per effetti).
 
 
   
 

 
Questo articolo vuole solo essere un'introduzione alla tecnica del lampismo! A voi la scelta degli accessori più adatti al vostro stile...Buona fotografia!!!
Massimo
 


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